Benvenuto sulla guida definitiva alla scelta e all’acquisto di una pettorina per il tuo fedele amico.
Nulla di tutto ciò?
Continua a leggere, questa pagina contiene un sacco di informazioni utili ed è lunga 4’000 parole! 😉
Lo scopo del sito è provare ad approfondire il tema pettorina nei suoi vari aspetti:
la differenza col collare, le caratteristiche dei vari modelli, le basi di educazione per poterla infilare senza troppi problemi, manutenzione e lavaggio.
Inoltre troverai numerosi consigli per l’acquisto dell’accessorio più appropriato in base alle tue esigenze e a quelle del tuo cane.
A seguire un indice degli argomenti, potrai utilizzarlo per saltare direttamente alla sezione di tuo interesse.
Altrimenti lanciati subito nella lettura di tutti i punti. 😉
Pronto? Si parte.
Indice
Pettorina per cani: cosa è
La pettorina è uno strumento che permette di poter controllare e guidare il cane nei momenti di passeggio e uscita col padrone.
Può sembrare un elemento di poco conto nella vita condivisa tra animale e uomo, ma difatti non lo è.
Riflettici: sarà l’affare che dovrai mettere e far indossare al tuo amico a quattro zampe ogni volta che occorrerà portarlo in giro a fare i propri bisogni.
Un’operazione che ripeterai numerose volte durante la giornata.
La pettorina inoltre è lo strumento terminale di comunicazione cane-padrone durante la passeggiata.
Attraverso essa arriveranno al cane le leggere tensioni trasmesse dal guinzaglio e che il nostro amico interpreterà come ordine di arresto in caso di pericolo, o eventuale richiesta di cambio di direzione in seguito ad una sua distrazione.
Negli ultimi decenni la pettorina ha riscosso un notevole successo, diventando la scelta preferita da molti proprietari di cani nei confronti del classico collare.
È bene chiarire da subito che in realtà non esiste uno strumento che tra i due è migliore. Sia collare che pettorina infatti hanno i loro vantaggi e svantaggi.
Questo sito tende a preferire l’utilizzo della pettorina ma non senza un approccio critico allo strumento.
Sarebbe, in primis, condizione necessaria che il cane – aldilà di qualsiasi elemento scelto a cui attaccare il guinzaglio – sia stato correttamente educato a camminare al passo col padrone.
Collare o pettorina: quando e perché scegliere la seconda
Prima di affrontare l’annosa questione ti consiglio di dare una lettura a questo vecchio articolo (Settembre 2011) pubblicato su TiPresentoIlCane.com (quello che ritengo sia il blog italiano di cinofilia più autorevole e competente):
Collare o pettorina? (E quali?)
Nel lungo post la competente autrice Valeria Rossi (ahimè, oggi purtroppo scomparsa), sviscera l’argomento nella sua completezza analizzando con critica e razionalità i vari strumenti a disposizione dei padroni.
Collare
I due collari più diffusi sono di tipo fisso e a strangolo.
Il collare fisso può avere il vantaggio di non dover essere messo e rimosso ogni volta (a patto sia adeguatamente morbido e confortevole), ci si attacca direttamente il guinzaglio e via. Di contro è facilmente sfilabile dall’animale con un colpo di testa all’indietro e può causare danni al collo se il cane tira troppo.
Occorre inoltre prestare attenzione a non regolarlo troppo stretto o troppo largo.
Infine se costruito in metallo o altri materiali poco morbidi rovina e strappa il pelo dell’animale.
Il collare a strangolo (o anche detto a strozzo) è una tipologia spesso demonizzata ma che invece porta con alcuni vantaggi: è quasi impossibile il cane sfugga con una tirata all’indietro e non danneggia il pelo dell’animale.
Resta comunque uno strumento da adoperare con estrema coscienza:
se il nostro amico strattona con forza potrebbero essere davvero notevoli i danni arrecati.
Nel documento Il collare a strozzo, redatto da Eleonora Mentaschi della Scuola Cinofila IlMioCane.net, si segnalano:
- Lesioni ai vasi sanguigni dell’occhio
- Danni a trachea ed esofago
- Gravi traumatismi della colonna cervicale
- Svenimenti
- Paralisi temporanea delle zampe anteriori
- Paralisi del nervo laringeo
- Atassia degli arti posteriori
In linea generale il collare non è il male.
In particolare quello a strangolo può causare i problemi di cui sopra, ma solo se usato in maniera scorretta e poco coscienziosa.
OK, ma a noi piace la pettorina!
Vero, questo però è pur sempre un sito pro-pettorina. 🙂
Il bello della pettorina è che dei problemi sopra elencati dovresti non sentirne mai parlare.
Vediamo quindi i vantaggi principali che il padrone riceve scegliendo di adoperare questo strumento:
- se ben fissata la pettorina non si sfila
- nel caso di forti strattoni, da entrambi i lati, arreca – potenzialmente – meno danni all’animale (al suo collo, esofago, cervicale, ecc.)
- è la scelta ideale per cani con problemi respiratori
- è la scelta (quasi) obbligata per alcuni tipi di razze (lo vedremo più avanti)
- è uno strumento che permette di scaricare le tensioni del guinzaglio su punti meno sensibili a traumi
È bene però chiarire una cosa:
non esiste una pettorina che insegna al cane a non tirare!
A volte si legge sui forum e sul web di padroni estasiati dai risultati ottenuti dall’uso di specifiche pettorine anti-traino.
Si tratta di testimonianze incomplete perché omettono il seguito dell’esperienza iniziale.
Infatti con ogni probabilità, poco tempo dopo, non appena il cane avrà fatto l’abitudine riprenderà a tirare, pure più di prima!
La pettorina è invece una scelta quasi obbligata per padroni di cani con difficoltà respiratorie.
È assolutamente consigliabile per tutte la razze a muso schiacciato come carlini e buldogg.
Queste tipologie di cane già normalmente soffrono con la respirazione e hanno il fiatone da fermi… figuriamoci con un collare che stringe alla trachea!
In questi casi non c’è nemmeno da pensarci su…
Condotto nasale breve? Collare vs Pettorina = 0 – 1.
In generale la pettorina si rileva la scelta giusta e più semplice per tutti i padroni di poca esperienza che hanno cani di taglia medio-piccola e di facile gestione.
I modelli di pettorina
Esploriamo a questo punto i modelli di pettorina presenti in commercio e vediamo quali sono i più indicati e per quali esigenze, analizzando vantaggi e svantaggi collegati al tipo di imbracatura.
Esistono sostanzialmente tre tipi di pettorina: modello ad H (romana), modello a X (scapolare), modello a Y (svedese o scandinavo).
Modello a H (alla romana)
La pettorina ad H (anche detta alla romana) è composta da due circonferenze di stoffa che cingono il cane, una all’altezza del collo/busto e l’altra all’altezza del tronco.
L’aggancio avviene sul lato inferiore, altezza tronco, previo inserimento dell’altra parte (stile collare).
L’attacco col guinzaglio avviene di solito sulla parte inferiore.
La forza viene pertanto scaricata in punti vicini al tronco dell’animale, lasciando scapole e gomiti liberi nei movimenti.
Con questo tipo di pettorina anche se il cane tira come un forsennato difficilmente subirà danni a giunture o articolazioni.
Valore aggiunto: la posizione del nostro amico peloso tenderà a rimanere naturale e corretta, zampe e spalle non saranno portate mai verso l’infuori suggerendo posture sbagliate.
L’aggancio ottimale col guinzaglio deve essere posizionato esattamente al centro del tronco del nostro amico peloso.
In giro ho visto molti modelli con attacco frontale, in petto, e sono da evitare come la peste!
La pettorina ad H è un modello molto comodo per il cane che non si sente affatto costretto.
Questo aiuta a fare stare tranquillo in nostro amico e a migliorare la nostra comunicazione con lui durante la passeggiata.
Modello a X (scapolare)
La pettorina a X (anche detta di tipo scapolare) è composta da due semi-circonferenze di stoffa che stringono il cane sotto il collo e sotto le scapole, unendosi all’estremo dove è previsto l’aggancio di chiusura e l’attacco al guinzaglio.
Concettualmente potrebbe essere vista in modo simile al modello ad H, ma in realtà non lo è:
la pettorina a X scarica la tensione in un punto molto ristretto del corpo dell’animale (e non meno delicato del collo), le scapole.
Il suo utilizzo è fortemente sconsigliato perché, nel caso Fido tiri con veemenza o subisca forti strattoni, porterà l’animale ad aprire i gomiti influendo negativamente sulla postura e recando alla lunga potenziali danni alle articolazioni interessate.
Inoltre provoca una pressione non indifferente sulle ascelle del nostro amico strappandone il pelo per sfregamento (facci caso se vedi un cane che utilizza solitamente questo tipo di pettorina) e andando a sollecitare le ghiandole presenti in quel punto.
Modello a Y (svedese)
Il modello a Y (anche detto di tipo svedese, norvegese o finlandese… scandinava insomma! 🙂 ) è composto da due circonferenze: una verticale che cinge la pancia del cane e una orizzontale che ne stringe il petto.
È proprio sulla zona del petto che agisce la forza mentre tiriamo al guinzaglio il nostro amico. Una parte sicuramente più sicura e al riparo da eventuali danni provocati da colpi improvvisi e strattoni molto forti.
Il modello a Y – simile a quello ad H – è sviluppato in vari tipi.
La logica è però per tutti la stessa: le fasce di busto e petto congiungono su un unico punto di attacco e non sono collegate da un’ulteriore fascia sul dorso come nella pettorina alla romana.
Il controllo del cane resta su un punto più vicino al collo, dove antropologicamente l’animale è disposto a ricevere segnali di dissuasione e allerta.
Questa pettorina è molto facile da indossare, richiede una sola operazione di aggancio. Si infila infatti il primo pezzo come fosse un collare e poi si chiudono le due fettucce con la clip cingendo il busto del cane.
Infine è il modello che offre il maggior controllo del cane in quanto il punto di attacco col guinzaglio è più avanzato rispetto al modello ad H: un’eventuale colpo per allontanare Fuffi da un tentativo di presa o azzannamento è più semplice e di maggior effetto.
È per questo il modello più indicato per cani adulti e/o di stazza grossa.
Per cani cuccioli o di piccole dimensioni è da preferire il modello ad H.
Quale è il miglior modello di pettorina?
Eccoci dunque alla domanda finale.
Sembra ovvio, in base a quanto detto sopra, che la scelta della pettorina debba ricadere prevalentemente sul modello a H o ad Y.
La scapolare, a X, è certamente il modello da scartare e da cui stare alla larga.
Nella sostanza preferisco il modello svedese, a Y, quando voglio offrire comfort e senso di libertà, mantenendo al contempo un buona comunicazione e controllo col padrone.
Punto sul modello romano, ad H, nel caso di padroni poco esperti o cani che stanno ancora imparando ad andare al passo.
Molto bene, riepiloghiamo a questo punto in una tabella pregi e difetti dei vari tipi di pettorina in modo da aiutarti nella scelta.
H – Romana | Y – Svedese | X – Scapolare |
Maggiore sicurezza Anche se il cane tira come un pazzo difficilmente subirà danni e la sua postura resterà naturale | Buona sicurezza Non ai livelli della pettorina alla romana, ma la sicurezza è comunque garantita per cani e padroni con un minimo di esperienza | Pessima sicurezza La forza agisce su spalle e ascelle andando a premere sui linfonodi del punto e |
Buon controllo L’attacco arretrato sul tronco aiuta bella gestione ma il controllo ne perde un po’. Se ricerchi quello meglio il modello a Y. | Maggior controllo La gestione del cane è più facile nel caso di improvvise “impennate” grazie all’attacco avanzato | Il controllo di per sè non è male… ma i potenziali danni non valgono il gioco. DA EVITARE! |
Ti consiglio, per concludere questo paragrafo, di dare una attenta lettura a questo report PDF dell’istruttore cinofilo Simone Dalla Valla.
Un utile approfondimento che ti convincerà senza dubbio su quale sia il miglior modello.
Altri tipi di pettorina
Esistono molte varianti dell’oggetto che negli anni si è evoluto parecchio a partire dai modelli base ad H e Y.
Alcuni li chiamano “modelli a motosega”, si tratta sostanzialmente di una pettorina svedese a Y ma con collegamento sul busto rinforzato da un supporto in spugna e tessuto molto forte.
Sono ottimi prodotti dalla grande resistenza.
La Julius-K9 è il modello che ha fatto da apripista verso questa nuova concezione.
È dotato anche di maniglia, per poter tenere fermo il cane quando è necessario controllarlo a brevissima distanza.
Nel complesso sono pettorine qualitativamente eccellenti.
Peccato solo che la loro pesantezza che può in qualche modo influire sulla rilassatezza del cane facendolo sentire più costretto e fasciato di quanto in realtà sia necessario.
Per questo personalmente preferisco modelli più essenziali.
Se sei alla ricerca di varianti più specifiche come pettorine da traino per Siberian Husky o pettorine per Cani Guida dai uno sguardo all’apposito post sui modelli speciali.
Come utilizzare la pettorina: metterla e indossarla velocemente.
Passiamo ora alla fase di utilizzo vero e proprio dello strumento.
L’operazione che consiste nell’infilare e far indossare la pettorina al proprio cane è di per sé abbastanza semplice.
A seconda del modello si infila collo / busto all’interno degli appositi spazi e poi si procede a fissare le fettucce con la dedicata chiusura a clip.
Ad esempio nel caso del modello a H, come abbiamo già detto, la pettorina va passata prima per il collo (1) e poi chiusa sul busto del cane (2).
Le foto dell’operazione le ho tratte dal video di Bedogtv su Youtube (che discute all’inizio della sua netta posizione a favore dalla pettorina piuttosto che il collare), te ne suggerisco la visione.
Educare il cane ad infilare la pettorina
In realtà il lavoro tosto da svolgere per indossare la pettorina al cane non è certo attaccare tra loro due clip e chiusure, quanto piuttosto educare lo scalmanato amico all’operazione e al gesto.
Hai mai provato a infilare una pettorina ad un cane che non l’ha mai vista prima?
Nel 99% dei casi è un lavoro snervante.
Il nostro amico non accetterà infatti di essere infilato e stretto all’interno di quel pezzo di stoffa e plastica.
Tenderà a ribellarsi, scappare e mordicchiare il guinzaglio.
Il semplice gesto di infilare testa e collo nella fessura di ingresso della pettorina non è una cosa vista di buon grado dal cane, di qualsiasi razza egli sia.
Istintivamente tenderà almeno ad abbassare la testa e schivare il buco.
Probabile pure che sulla chiusura al busto emetta qualche ringhio di insoddisfazione.
Tutte queste reazioni saranno incentivate dal mix emotivo che si innesca nel momento in cui il cane capisce che è iniziato il tanto atteso momento della passeggiata.
Ovvio quindi che occorre educare il cane all’esecuzione del gesto per fare in modo che indossare la pettorina prima di scende non diventi un dramma (specie per il padrone 😉 ).
[Guarda anche il video Come abituare il cane alla pettorina]
Esistono numerosi esercizi che permettono di abituare l’animale all’utilizzo dell’accessorio.
Ti consiglio la visione del video di Irene di Qua La Zampa che illustra come – attraverso una ricompensa – il nostro cane introdurrà molto più volentieri la sua testa nel buco associando il gesto ad un momento piacevole (mai sentito parlare di rinforzo positivo? 🙂 ).
Modus operandi:
- si prepara la pettorina mantenendola per il punto di aggancio (in modo che quest’ultimo vada poi poggiato sulla schiena dell’animale) e mettendo a disposizione del cane il buco dove introdurre la testa ;
- con l’aiuto di un bocconcino si invita Fido ad infilarsi all’interno ;
- lo si premia in automatico ogni volta che lo farà ;
- si termina quindi agganciando la chiusura sul busto.
Magari all’inizio non sarà tutto troppo immediato e potresti riscontrare qualche difficoltà nell’applicare la tecnica.
Tu non arrenderti, ti assicuro che con costanza, un poco di esercizio – e tante ricompense ad ogni lavoro bene eseguito – il nostro amico comincerà a tuffare ben volentieri la testa nella pettorina.
Come scegliere la misura e la regolazione giusta
La scelta della misura e della taglia giusta è un fattore molto importante per la corretta funzionalità e sicurezza del nostro accessorio.
È bene sapere che non occorre indossare la pettorina in modo troppo attillato sul nostro amico.
Al contempo averla troppo larga è scomodo e pericoloso (potrebbe sfilarsi al primo strattone all’indietro).
La scelta della taglia va fatta misurando le dimensioni del cane.
Nel caso della pettorina alla romana per essere scrupoloso – e non sbagliare l’acquisto – puoi misurare con un metro da sarta la circonferenza del collo e quella alla metà del tronco.
Per il modello svedese puoi scendere leggermente più giù sul petto per la parte del collo.
Alcune grandi aziende produttrici agevolano il cliente nella scelta dei propri prodotti riportandone le compatibilità con la razza del cane.
Hurtta – ad esempio – dedica sul suo sito una pagina specifica per il calcolo delle misure.
Sulle etichette è di solito riportata la dimensione dell’animale compatibile con l’accessorio in base al suo peso.
Attenzione però: non occorre comunque essere precisi al millimetro.
Una volta scelta la taglia giusta potrai regolare alla perfezione l’accessorio sul corpo del tuo amico tramite le apposite cinghie.
Calcola che l’ideale sarebbe lasciare tra il corpo dell’animale e la pettorina circa una-due dita di spazio, in modo da non far sentire troppo stretto il nostro amico e da evitare fastidiosi sfregamenti.
Ricorda: nè troppo stretto, ma neanche troppo largo.
Considera, ad esempio, che una regolazione eccessivamente generosa della pettorina a Y causa nel momento in cui si tira un comportamento molto simile ai modelli scapolari!
Appurati infine di eseguire sempre il test finale per vedere se la pettorina si sfila tirandola in varie direzioni.
È davvero spiacevole, oltre che molto pericoloso, ritrovarsi all’improvviso con Fido libero per strada e fuori dal nostro controllo.
L’acquisto della pettorina
Bene, diamo ora uno sguardo alle marche più diffuse e utilizzate di pettorina.
C’è l’imbarazzo della scelta e quasi tutti i prodotti sono acquistabili direttamente online.
Le migliori marche di pettorina per cani
Ecco un elenco delle marche più famose e diffuse che producono e distribuiscono collari, guinzagli e – nello specifico – pettorine.
Camon: semplici pettorine in neopropene di buona fattura.
Catarifrangente: essenziale per passeggiate notturne.
Ezydog: una vasta linea di assortimento da parte dell’azienda americana.
Ferplast: Azienda vicentina con prodotti di ottima qualità.
Haqihana: semplici ed eleganti ma di grande resistenza le pettorine offerte da questa azienda tutta italiana.
Hunter: storica azienda tedesca che punta alla fascia alta del mercato.
Hurtta: occhio alla linea Active, offre un’ampia superficie di contatto. Se da un lato ne perde un po’ il comfort, dall’altro la sicurezza è davvero al top!
Julius: leader del settore che ha rinnovato il mercato dal 1997, indiscussa la qualità costruttiva dei prodotti.
Neewer: produce una pettorina specifica con attacco GoPro. Produzione cinese, qualità non da urlo.
Rogz: ditta sudafricana. Produce discrete pettorine ad H.
Tre Ponti: made in Italy di buona qualità.
Produce pettorine a Y a pezzo unico (senza anelli e attacchi) per tutte le taglie.
Trixie: una delle più grandi e consolidate realtà dell’industria pet.
Zolux: altra storica e grande realtà con base in Francia.
Vastissima la sezione guinzaglieria.
Conosci altre aziende che credi vadano menzionate in questo elenco?
Contattami.
Modelli consigliati
Ora ti suggerisco un paio di modelli che per caratteristiche, progettazione, qualità costruttiva ritengo degni di acquisto.
Modello | Descrizione |
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Julius-K9 IDC Taglia Mini-mini – 22,99 € | Possano piacere o meno esteticamente i modelli dell’azienda Made in Germany sono di indiscussa qualità costruttiva. Ideale per cani di grossa taglia. IDC è il nuovo modello evoluto del classico K9 Power Harnesses. Di seguito trovi le taglie Julius rapportate alla larghezza del torace e al peso del cane:
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Trixie Premium ad H Taglia XS-S – 7,99 Euro | Semplice, funzionale, sicura, economica. È la classica pettorina alla romana in nylon. Colori disponibili: beige, rosso, nero, blu, bacca, acquamarina, grigio scuro. È facilmente regolabile sia all’altezza del collo che del busto. La corrispondenza taglia-circonferenza del torace è la seguente: |
Pettorina Morbida per Cuccioli Taglia unica per cuccioli. | Una pettorina per cuccioli. Il design è pensato per tutelare al massimo il piccolo cane da bruschi strattoni grazie ad una superficie di appoggio larga e morbida |
Pettorine semplici / Pettorine economiche
Semplici pezzi di stoffa e nylon… ma comunque ben realizzati!
Io amo la semplicità. A volte essere minimali nelle proprie scelte è la miglior cosa.
La penso così anche al riguardo delle pettorine.
Non ritengo modelli troppo pesanti, imbottiti e complessi adeguati alla mia cagnetta meticcia di media taglia.
Personalmente ti consiglio le Trixie ad H di cui sono utilizzatore da svariati anni.
Qualità più che buona, tessuto in nylon, peso e ingombro al minimo così che la mia piccolina non si senta oppressa.
La scelta del guinzaglio adatto
Un paio di cenni al volo sulla scelta del guinzaglio più adatto da applicare alla pettorina.
Innanzitutto diciamo subito no al tipo flexi, i guinzagli allungabili ed estendibili. Perché?
Per sua natura questo tipo di guinzaglio non va bene dato che tenderà a rimanere sempre teso e mai morbido, cosa per niente positiva perché non permetterà al cane di apprezzare i segnali del padrone durante la passeggiata.
Inoltre è molto difficile poter recuperare Fido quando comincia a tirare (perché magari incuriosito da un piccione o un gatto).
Si tratta, in aggiunta, di un accessorio praticamente inutilizzabile per cani di grossa taglia che potrebbero distruggerlo “al primo colpo”.
Il guinzaglio ideale è di quelli con anelli che ne permettono la regolazione (questo ad esempio).
Importante per tenerlo corto in posti affollati: la lunghezza quando si passeggia in luoghi pubblici non deve superare – a norma di legge – 1,5 mt.
Sarà poi possibile cambiare la regolazione e aumentarla quando la situazione lo permette.
Manutenzione e pulizia della pettorina
Diamo in chiusura qualche piccolo consiglio sulla manutenzione che ogni tanto occorrerà prestare al nostro accessorio.
Nulla di trascendentale in verità.
Le pettorine e i guinzagli in tessuto possono infatti essere lavati a mano o in lavatrice.
L’importante è che il lavaggio venga eseguito trattando il tutto come fosse un capo delicato.
Temperatura dell’acqua non troppo elevata (40-50 °C) e il detersivo liquido che utizzi per il tuo vestiario vanno più che bene.
Lascia poi asciugare stendendo l’insolito capo all’asciutto (meglio se al riparo dalla luce diretta del sole).
Ovviamente se lavi in lavatrice evita di centrifugare! 🙂
È sempre bene infine appurarsi – una tantum – delle condizioni generali dello strumento.
Controlla l’integrità dei tessuti e l’assenza di strappi o lesioni che il nostro amico potrebbe aver provocato mordicchiando per gioco o meno.
Verifica anche che le clip e gli attacchi siano tutti interi.
Le plastiche di cui sono solitamente fatte tendono a “seccare” e rompersi facilmente se molto vecchie o lasciate per parecchio tempo al sole.
Ispeziona anche gli anelli in metallo e sincerati che non siano ossidati
Tutto questo per evitare che la pettorina possa rompersi all’improvviso durante una passeggiata, dopo uno strattone di Fido, e che il cane si trovi d’un tratto libero.